Ultima modifica: 6 Dicembre 2014
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Presentazione del libro Lezioni di storia

Il libro
“Lezioni di storia” è il risultato concreto di un percorso didattico promosso dal progetto “ I giorni della memoria”.
Il progetto è nato da una nota del Ministero della Pubblica Istruzione che stimolava gli operatori scolastici di non far passare inosservati nelle scuole i giorni della memoria: 27 gennaio (shòah), 10 febbraio (le foibe), 21 marzo (le vittime della mafia). Esso si è realizzato nelle ore di assemblea di classe congiunte per le classi del biennio.
Relativamente al tema della shòah, per preparare i ragazzi, è stata scelta la visione del film “Schindler’s list” e sono state lette, nelle classi del biennio, le poesie” 27 gennaio” di Rosa Filippi e “ Un paio di scarpette rosse “ di Lussu, al fine di promuovere riflessioni e suscitare nei ragazzi la voglia di approfondire questo momento drammatico della storia.

Dall’ampia letteratura dell’olocausto è stata scelta la lirica di Lussu perché essa ci invita a pensare ai bambini ebrei ,vittime innocenti, speranza del futuro, che hanno trovato la morte per la follia omicida degli uomini, e perché ci fa cogliere la grande atrocità commessa.
La lirica “ 27 gennaio” , invece, è stata scelta perché stigmatizza la violenza che calpesta il diritto umano alla vita ed alla libertà, e perché, carica di linfa di coscienza civile, esprime il superamento del dolore attraverso l’invito all’amore ed alla fratellanza.
I ragazzi sono stati invitati a scrivere le loro riflessioni; questo passaggio è stato molto importante e significativo perché vissuto come un bisogno consolatorio per le violenze sentite prima e poi viste attraverso il film e i documentari e come un contributo alla riflessione e allo sviluppo delle idee.
Il silenzio esprime l’orrore , la paura, l’impotenza, ma può essere complice e dare forza al negazionismo.
La lettura degli articoli di cronaca sul negazionismo ha spinto i ragazzi a scrivere e a dare il proprio contributo contro il negazionismo.
La scrittura è stata vissuta quale grido della coscienza contro l’oblio ma anche contro la negazione.
I versi di Foscolo ben sintetizzano il concetto che la parola poetica supera il silenzio di mille secoli ed è a lei che dobbiamo affidare i contenuti della nostra memoria.
Dopo la visione del film “ Schindler’s list” , la cui scelta è stata fatta per dimostrare che non tutto il popolo tedesco è stato annebbiato dall’odio razzista, come sottolineato dalla citazione tratta da “ La rosa bianca, un gruppo di resistenza al nazismo in nome della libertà” , il bisogno di scrivere è stato incontenibile; ognuno di loro ha utilizzato il genere testuale più congeniale, in particolare, ritengo che i racconti siano il frutto di un percorso didattico che si è nutrito dei contenuti del film e dell’apprendimento degli elementi essenziali di narratologia che i ragazzi hanno saputo mettere in pratica.
Lo stesso metodo è stato utilizzato per far scaturire riflessioni in occasione degli altri giorni della memoria, dei tanti olocausti, da cui i ragazzi hanno saputo cogliere lo stesso linguaggio.
In particolare dalla lettura delle citazioni tratte da “ La casa degli spiriti “ di Allende, “ Violenza” di Rosa Filippi, “ Lasciami andare madre “ di Helga Schneider, sono nate le riflessioni sul linguaggio della violenza, su diritti umani negati, sul concetto di onorabilità.
Questo concetto è stato l’anello di collegamento tra la shòah e le vittime della mafia .
I ragazzi hanno capito che onore non è quello di cui parla la guardiana di Auschwitz o quello degli
Uomini di cosa nostra, ma onore è rispetto morale di sé e degli altri, “ sacrificarsi per donarsi”.
Questo verso della poesia “ Vivi il passato” insieme alle parole di Primo Levi trasmettono il messaggio del libro.Attraverso al memoria abbiamo conosciuto il passato e ne abbiamo tratto un insegnamento: sostituire le atrocità con nuove idee che condannano la vendetta ed esprimono una rinnovata fratellanza.
Hanno collaborato a questo progetto le insegnanti di lettere del biennio, hanno partecipato alla visione del film e documentari le classi del biennio, ma hanno scritto i ragazzi della I E ( 24 alunni), I A (23 alunni), I C ( 20 alunni) e quattro alunni della II A e cinque della I B, in totale 76 ragazzi.
L’ iniziativa si ripeterà perché noi insegnanti di lettere vogliamo avviare un laboratorio di scrittura creativa.
L’insegnante Sucameli Maria Antonina

  • La prefazione di Simonetta Agnello Hornby icona_pdf_2
  • Il libro icona_pdf_2

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